Avete mai giocato a Tetris? Noi frequentatori delle sale giochi sì. Per chi non lo conoscesse è un videogame a incastro, una sorta di puzzle in cui i pezzi vanno a comporre un ideale muro, che più è solido più si rigenera. Ma perché parliamo di Tetris? Perché riflettendo sul selettivo ci siamo chiesti come sarà il canale tra dieci anni. Ebbene, ci piacerebbe che, come i tasselli di un puzzle, tutti i pezzi che stiamo mettendo insieme oggi andassero a comporre un muro solido, in grado di dare nuova vita al canale. I tasselli hanno forme diverse. Alcuni vanno bene così come sono, altri devono essere ruotati, modificati, adattati. Facciamo qualche esempio. Il personale? È un pezzo indispensabile, ma non esente dal cambiamento: deve essere professionalizzato e reso più prossimo al consumatore. Con una certificazione come quella proposta da Fenapro? Potrebbe essere un inizio. Con il digital? Forse. Il layout dei punti vendita? Deve essere reso più flessibile, capace di rispondere a nuove ed emergenti esigenze dei consumatori. Deve avere un maggiore appeal e diventare realmente distintivo. E che dire dell’offerta, della comunicazione e del servizio? O ancora dell’e-commerce? Avere una visione in questo momento non è facile, ma è indispensabile, altrimenti quello che è fuori posto oggi danneggerà tutto il futuro del selettivo. Non è possibile avere una logica di breve periodo, non ha senso fare del parallelo una strategia perché è vero che le aziende riescono a sopravvivere in questo modo, tuttavia non vanno a costruire un muro solido e soprattutto in grado di rigenerarsi nel tempo.