Vale 153 miliardi di euro ed è cresciuto del 4,4% a livello globale il giro d’affari della cosmesi nel 2011. Lo afferma il rapporto Luxury & Cosmetics di Ernest & Young secondo il quale il mercato del beauty è destinato a crescere sotto la spinta dei Paesi emergenti, da un lato, e della ricerca di sempre maggiore qualità, performance e innovazione da parte dei consumatori nei mercati maturi come Europa e Stati Uniti, dall’altro. A oggi il mercato più importante è quello dell’Asia Paci­fica, che pesa per il 31% sul totale, contro il 24% dell’Europa Occidentale e il 20% del Nord America. Insomma le prospettive per il mondo della bellezza non sono negative, almeno dal punto di vista delle aziende cosmetiche. Tutt’altro. E per quanto riguarda il retail? Per comprendere lo stato di salute della profumeria italiana abbiamo realizzato lo speciale I bilanci della profumeria, che coinvolge 111 ragioni sociali ponendole a diretto confronto. Ne sono emerse realtà eccellenti e molto solide, altre in difficoltà. Insegne in grado di gestire in modo ottimale il magazzino, altre meno focalizzate. Buoni e pessimi “pagatori”. Questo indipendentemente dalla loro “dimensione”. A riprova del fatto che non è detto che il piccolo Davide non superi il grande Golia. Siamo persuasi che questa analisi, che giocoforza non può essere esaustiva, possa rappresentare un interessante spunto di riflessione, nella direzione della trasparenza.