Cosmetica Italia: i consumi beauty crescono del 7,6%. Vi riportiamo le informazioni estrapolate dalla Indagine Congiunturale di Cosmetica Italia presentata il 20 settembre. “Nelle previsioni di chiusura 2022 i valori del mercato interno di cosmetici toccano gli 11,4 miliardi di euro, con una crescita di 7,6 punti percentuali; il valore supera di 600 mila euro l’analogo risultato ottenuto nel 2019. I lunghi periodi di lockdown, tra febbraio 2020 e la metà del 2021, hanno creato profonde modificazioni nelle abitudini dei consumatori con evidente impatto sull’assetto distributivo dei cosmetici. Sono nuovi comportamenti e opzioni di consumo che probabilmente si ripercuoteranno anche in futuro: dalla dilatazione della beauty routine, alla maggiore attenzione ai concetti di cosmetici green e sostenibili, alla crescente sensibilità verso concetti di sicurezza (safe beauty), arriva la conferma di uno scenario irreversibile all’interno del quale le imprese stanno reagendo con strategie innovative e con la diversificazione delle attività di distribuzione. Questi nuovi fenomeni caratterizzano i valori e le segmentazioni di acquisto in un momento fortemente caratterizzato dalla crisi energetica e dalle tensioni internazionali” si legge nel report. Per quanto riguarda i canali di vendita, la grande distribuzione conferma il proprio primato: a fine 2022 i consumi di cosmetici nella grande distribuzione sono il 42% del mercato cosmetico nazionale, con una crescita attesa di 5,4 punti percentuali e un valore che si approssima ai 4,8 miliardi di euro. Secondo canale è la profumeria selettiva, per la quale si stima una crescita di 15 punti percentuali nel 2022 con il valore del mercato che supera abbondantemente i 2,1 miliardi di euro. La farmacia si proietta a fine anno con una crescita del 3,4% per un valore superiore ai 1.900 milioni di euro, pari al 17% di tutto il consumo di cosmetici. Quarto canale del mercato è l’e-commerce per il quale si prevede una dinamica in sviluppo di oltre 12 punti percentuali con il valore del fatturato prossimo ai 980 milioni di euro, pari al 9% del totale mercato. Seguono l’acconciatura professionale (550 milioni di euro), l’erboristeria (370 milioni di euro), le vendite dirette (340 milioni di euro) e i centri estetici (250 milioni di euro).
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