Nel 2020 Puig ha ottenuto ricavi netti per 1.537 milioni di euro, in diminuzione del 32% a perimetro costante rispetto al 2019. Questa percentuale è stata parzialmente compensata dall’incorporazione di Charlotte Tilbury nel giugno 2020, il che ha ridimensionato la perdita al 24%. Sebbene i risultati dell’azienda nei primi due mesi del 2020 siano stati molto soddisfacenti, il lockdown e le misure di allontanamento hanno ridotto il consumo di profumi e di moda. In particolare, l’impatto del covid sul mercato globale delle fragranze selettive ha portato a un calo del 29% nell’anno, un calo che è stato pari al 71% nel travel retail. Questo canale ha risentito, infatti, di una diminuzione del traffico passeggeri che ha raggiunto il 90% nei mesi di aprile e maggio. Con la nuova organizzazione aziendale in tre divisioni l’azienda punta a superare i 3 miliardi di euro di fatturato nel 2023 e raggiungere i 4,5 miliardi di euro nel 2025. Ciò significherebbe raddoppiare il fatturato attuale nel 2023 e triplicarlo nel 2025. Il piano è basato su previsioni di crescita significativa attraverso il canale digitale e un aumento dei ricavi in Asia, che rappresenteranno rispettivamente il 30% e il 25% nel 2025.
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