Kiko vuole diventare un global beauty brand. “Il nostro piano di sviluppo ha l’obiettivo di accelerare la trasformazione in atto da catena di negozi regionale di make up a global beauty brand portando la cultura milanese e italiana della cosmesi nel mondo”. È quanto dichiara Simone Dominici, amministratore di Kiko Milano, in un’intervista de Il Sole 24 Ore pubblicata il 22 novembre. Secondo la medesima intervista: “Cinque sono i punti strategici elevare il marchio con un assortimento più curato, focus sui prodotti icona; innovazione e crescenti investimenti in marketing; espandersi in Asia e America e rafforzare Europa e Medio Oriente; crescita di canale. “Abbiamo quadruplicato il peso dell’e-commerce che oggi pesa il 10% ma che è previsto arrivare al 20%” spiega l’ad. E ancora, aggiungere al makeup lo skincare e, in futuro, magari anche le fragranze e la cura del capello; infine, cultural transformation con un leadership team nuovo con profili internazionali” si legge nell’articolo, nel quale a proposito della chiusura d’anno Dominici spiega: “Non solo prevediamo di superare il record di vendite del 2017, ma ci aspettiamo un fatturato netto di oltre 650 milioni di euro. Parliamo quindi di una crescita di oltre il 40% sul 2021 e di oltre il 15% rispetto al periodo prepandemico”.
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