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La sfera di cristallo

Cosa succederà da qui ai prossimi dieci anni nella profumeria? Ci piacerebbe avere la sfera magica o, anche meglio, una macchina del tempo per poterlo dire con certezza. Purtroppo non possediamo questi strumenti ma possiamo dire con certezza che il mercato sarà più concentrato. È un fenomeno che abbiamo già visto accadere in altri mercati e in profumeria in altri Paesi. Senza giungere agli estremismi della Francia perché, lo sappiamo, l’Italia è lunga e stretta e pensare che ciò che funziona a Torino possa funzionare anche a Napoli è una presunzione, tuttavia non possiamo chiudere gli occhi e negare che stiano nascendo, sia sul fronte industriale sia su quello distributivo, nuove entità, più grandi e più complesse. Prendiamo in considerazione solo le più recenti acquisizioni e gli accordi di licenza siglati dalle case cosmetiche. Interlocutori così grandi e così articolati hanno un potere contrattuale che un retailer da solo difficilmente può o potrà continuare ad affrontare. Alcuni consorzi e gruppi di acquisto già ci sono, altri sono in procinto di nascere. Altri ancora faranno la loro comparsa nei prossimi anni, è inevitabile. È bene che i due interlocutori, industria e distribuzione, prendano le misure gli uni degli altri e soprattutto inizino a dialogare in modo diverso, con più trasparenza e anche più condivisione degli obiettivi.

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