Shiseido: si conclude il progetto M.A.R.E. Dopo aver toccato dieci tappe nel Mar Mediterraneo occidentale, con partenza e arrivo a La Maddalena, lo scorso 6 luglio si è conclusa la terza edizione del progetto M.A.R.E. (acronimo di Marine Adventure For Research & Education), promosso dalla Fondazione CVC – Centro Velico Caprera ETS in collaborazione con One Ocean Foundation e il patrocinio della Marina Militare, della Guardia Costiera, della Regione Sardegna e la certificazione ASVIS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. La Missione di monitoraggio della salute dell’ambiente marino sta acquisendo sempre maggiore rilevanza a livello internazionale e quest’anno il catamarano One di 54 piedi è approdato anche in Francia e Spagna per raccogliere e analizzare dati sull’inquinamento del mare e sulla biodiversità marina.
“La nostra Fondazione – spiega Stefano Crosta, Presidente della Fondazione CVC – Centro Velico Caprera ETS – è nata per dare continuità nella trasmissione della cultura marinara e della passione per il mare, che ha permesso nei 57 anni di attività del Centro Velico Caprera, di formare oltre 170 mila allieve e allievi. L’amore ed il rispetto per il mare ci ha consentito di allargare gli orizzonti, inaugurando un filone di ricerca innovativo grazie alle partnership con prestigiosi atenei accademici, sempre più numerosi. Quest’anno, all’interno del progetto M.A.R.E., l’imbarcazione One ha ospitato per più di due mesi biologi e ricercatori di Università italiane, tra cui anche la prestigiosa Stazione Zoologica Anton Dohrn, facoltà straniere e istituzioni tra cui la Marina Militare e Guardia Costiera. M.A.R.E. si sta trasformando in una piattaforma di studio e in un punto di riferimento per il mondo scientifico, oltre che in un mezzo di sensibilizzazione e rispetto per la salvaguardia di questo ambiente. La nostra storia è iniziata a Caprera e proprio qui torniamo, per riprendere con una visione ambiziosa sul futuro, che passa dai temi di collaborazione, diffusione e conoscenza. Chi come noi è attento a questo ecosistema, non può che avere a cuore e sentire la responsabilità dell’Educazione, parola chiave del nostro manifesto e passaggio imprescindibile. Una missione che è stata capace di attirare quest’anno nuovi alleati: Shiseido, Fondazione Deutsche Bank Italia e Workness Club, e di confermare storiche partnership come quelle con Yamamay e Toio, presenti per il terzo anno consecutivo, come appunto la Marina Militare, con cui abbiamo siglato di recente un importante accordo di collaborazione nei settori della formazione sportiva, della cura e divulgazione della cultura del mare. Un’intesa che rappresenta un passo fondamentale nella promozione delle comunità marittime e scientifiche, la protezione dell’ambiente e la promozione degli sport acquatici legati al mare, in particolare l’attività velica, e che rafforza la collaborazione già consolidata di M.A.R.E., forte di valori comuni”.
“Siamo estremamente orgogliosi di aver collaborato con il progetto M.A.R.E. per la spedizione del 2024. Questa collaborazione sottolinea l’impegno di Shiseido in Europa a sostenere la ricerca scientifica volta a preservare l’ecosistema marino. Capire con precisione quali inquinanti influenzano i nostri mari, i loro livelli e il loro impatto è una risorsa inestimabile per le future innovazioni nell’industria cosmetica. Ci permette di migliorare continuamente le formulazioni dei nostri prodotti anno dopo anno, riducendo al minimo la nostra impronta ecologica e salvaguardando il pianeta a noi caro” dichiara Romain Carrega, EMEA Prestige Director Shiseido.
Le prime due edizioni del progetto M.A.R.E. testimoniano l’importanza del lavoro svolto con oltre 3mila miglia navigate e 200 ospiti a bordo che hanno partecipato a una serie di studi diventati oggetto di divulgazione, articoli scientifici e tesi di laurea. La trasmissione a un vasto pubblico, l’analisi degli ambienti marini e gli incontri con le autorità nazionali e internazionali per la condivisione di una carta comune sulle migliori pratiche da adottare sono i tre obiettivi principali del progetto che riguarda un ecosistema prezioso. Il Mar Mediterraneo, che occupa meno dell’1% della superficie di mari e oceani, accoglie circa il 10% delle specie marine conosciute, rappresentando così un patrimonio inestimabile di biodiversità. Ma è anche un tesoro fragile, essendo un bacino semichiuso dalle dimensioni ridotte risulta estremamente vulnerabile agli impatti antropici come l’inquinamento marino, i cambiamenti climatici e il traffico navale. I risultati raccolti nei primi due anni, grazie al supporto scientifico del partner One Ocean Foundation, non solo hanno fornito le basi per una continuazione del progetto, che a oggi rappresenta un “unicum” nel mondo della ricerca in relazione al Mar Mediterraneo, ma hanno attratto una rosa di sostenitori sempre più illustri. Quest’anno il catamarano è partito dalla Sardegna per toccare le città di Savona e Nizza, Marsiglia, Port-Argèles, Barcellona, Ibiza, Minorca, Ajaccio e quindi tornare a Santa Teresa di Gallura e poi a La Maddalena per un totale di 71 giorni e oltre 2.000 miglia navigate. Hanno preso parte al progetto 17 ricercatori da 8 università e sono stati organizzati 5 eventi divulgativi. One Ocean Foundation ha raccolto 10 campioni di DNA ambientale, e 54 campioni di zooplancton per valutare la presenza di inquinanti, sono state effettuate 37 registrazioni acustiche sottomarine e 61 avvistamenti di fauna marina. A questi numeri si aggiungono i dati raccolti dai ricercatori e le ricercatrici provenienti dalle altre università, in particolare: 5 rilevamenti di bioacustica, 97 campioni di eDNA, 83 campioni di acqua e 6 di aria. Complessivamente il progetto ha coinvolto direttamente oltre 100 persone salite a bordo tra equipaggio, ricercatori, partner e biologi della Marina Militare e della Guardia Costiera.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare beautybiz.it