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Piani ambiziosi e strategici per il 2020 di Douglas

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il 2020 vedrà la definitiva trasformazione delle profumerie Limoni e La Gardenia in Douglas, la ristrutturazione dei negozi e il potenziamento di e-commerce e servizi in store. Sempre secondo quanto si legge nell’articolo de Il Sole 24 Ore, che ha raccolto le dichiarazioni di Fabio Pampani, amministratore delegato di Douglas Italia, “abbiamo chiuso l’anno fiscale 2018-2019 con un buon bilancio: un fatturato pari a 428 milioni di euro e un ebitda di 41,4 milioni, in aumento del 6% sul precedente esercizio. Se abbiamo registrato vendite costanti nei negozi, l’e-commerce ha, invece, segnato un aumento del 41%, il più alto in Europa. Si tratta di un risultato importante che ci ha confermato che il retail deve essere multicanale. L’altra grande attività che abbiamo portato avanti è il processo di fusione Limoni-La Gardenia: dei 543 punti vendita in Italia, 500 hanno già l’insegna Douglas, I restanti 43 la cambieranno nei prossimi mesi”. Secondo ancora quanto riportato da Il Sole 24 Ore, prosegue Pampani “Il 2020 sarà un anno in cui spenderemo circa 9 milioni di euro per nuove aperture o rifacimenti di negozi. Abbiamo già ristrutturato il punto vendita storico di Torino e a febbraio, la settimana prima delle sfilate milanesi,  inaugureremo lo store di corso Buenos Aires, dopo un restyling completo”. Importanti, sempre secondo quanto dichiarato dal manager al quotidiano finanziario, anche i progetti legati all’e-commerce e ai servizi: “continueremo a investire nelle beauty lounge: ne apriremo sei o sette che si aggiungeranno alle 47 che abbiamo già. Potenzieremo anche l’e-commerce, che oggi pesa per il 5-6% sul fatturato, allargando l’assortimento con accessori e prodotti per capelli”.

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