Nel 1914 Antonio Puig Castellò fondò a Barcellona la sua azienda che decise di chiamare semplicemente Puig. Oggi, nel 2014, la famiglia Puig festeggia un secolo di lavoro in cui tre generazioni della stessa famiglia hanno saputo far crescere e prosperare quella che era nata come piccola realtà produttrice di rossetti e colonie, facendola diventare un modello di business unico nel panorama dell’industria mondiale: un’azienda in grado di coniugare la proprietà di marchi di alta moda, come Carolina Herrera, Nina Ricci, Paco Rabanne e Jean Paul Gaultier, alla produzione su licenza di fragranze prestigiose quali Prada, Valentino e Comme des Garçons ma anche di personaggi famosi come Antonio Banderas e Shakira e di marchi di abbigliamento quali Zara, Mango e Agatha Ruiz de la Prada.
LA NOSTRA INTERVISTA A YANN MALAUD
Cinque centri di produzione, filiali in 21 Paesi, prodotti presenti in 140 nazioni, 4.204 impiegati e una crescita che negli ultimi anni è stata di oltre il 7% annuo fanno di Puig uno dei big player del mercato delle fragranze, perché, come dice Marc Puig, terza generazione alla guida della famiglia e nominato ceo nel 2004: “ Crediamo che la nostra abilità sia stata una combinazione tra un’eccellente gestione del business abbinata alla nostra passione per la moda e le fragranze. Abbiamo unito creatività, design e passione per l’innovazione in un modello di business pressochè unico”.
Dicevamo che questo è l’anno del centenario per Puig, quindi quale miglior occasione per far conoscere da vicino ai retailer italiani la storia, i valori, il presente e perché no i progetti futuri dei marchi, andando direttamente al cuore dell’azienda, in quella Barcellona che è parte essenziale della storia Puig? E quale migliore opportunità della tradizionale regata che ogni anno colora con il bianco delle vele il porto e il mare davanti a Plaza Colòn? E così in occasione della Puig Vela Clàssica i signori Balocchi da Pesaro, Amoretti da Torino, Casella dalla Sicilia, Novembre dalla Calabria, Costella da Genova, D’Ettorre dal Lazio e Mallardo da Napoli sono stati ospiti di Yann Malaud, general manager di Puig Italia, e del team di Puig Italia per scoprire e toccare con mano la realtà dell’azienda. Quattro giorni intensi dal 15 al 18 luglio, per conoscersi, stare insieme, confrontarsi, ma soprattutto per sentirsi parte di un progetto condiviso e non semplici numeri all’interno di un bilancio. Il viaggio nell’universo Puig inizia con la visita alla nuovissima sede dell’azienda inaugurata appena tre mesi fa. Disegnata dall’architetto vincitore del premio Pritzker Rafael Moneo e dallo studio CGA Arquitectos, la Puig Tower si innalza in quello che nei prossimi anni è destinato a diventare il cuore pulsante degli affari della città catalana. Tutta bianca, adotta dei criteri ecologici per acqua, energia, materiali, sistemi di costruzioni e smaltimento rifiuti, così moderni ed efficienti, da essere stata insignita della Gold Leed Certification, un riconoscimento d’eccellenza internazionale assegnato dall’US Green Building Council. Per gli ospiti italiani, accolti con il consueto calore catalano, è stato previsto prima un tour di alcuni dei 21 piani della torre, un pranzo e poi un intero pomeriggio dedicato alla presentazione delle strategie di marketing dell’azienda e un’anteprima dei lanci del 2015 presentati direttamente dai responsabili operativi dei vari brand che hanno invitato i profumieri a esprimere liberamente le loro opinioni: gli ospiti non si sono certo tirati indietro! Ne è nato un momento di confronto, molto apprezzato da tutti, che ha permesso sia agli uni sia agli altri di comprendere meglio le ragioni di entrambi. Il giorno successivo è stato il giorno della regata. Il cielo azzurro, il mare calmo, un vento sostenuto ed equipaggi di nazionalità diverse, molti ospiti Puig, sono apparsi da subito i complementi ideali per una giornata fuori dall’ordinario. Su un’imbarcazione del 1903 lunga 31 metri, il Moonbean III, il gruppo italiano ha partecipato attivamente alla regata, dapprima in maniera un po’ timida poi sempre più efficace quando il vento, la velocità, il mare e l’adrenalina della competizione hanno iniziato a fare il loro effetto euforizzante. Alla fine, dopo quasi cinque ore di navigazione, una volta rientrati in porto, quasi non sembrava vero di essere stati protagonisti e non semplici spettatori di un’esperienza così eccezionale.
Per festeggiare i vincitori della giornata, ma anche gli ospiti italiani, latino-americani, spagnoli e del settore travel retail è stata organizzata per la sera stessa una cena al Real Club Velico di Barcellona. L’ultimo giorno ha visto i profumieri italiani aggirarsi in camice bianco e cuffietta nella fabbrica di Bésos, costruita negli anni ’60 nei pressi di Barcellona, in cui oltre a produrre i profumi di Prada, Valentino e Carolina Herrera, si trova il centro Ricerca & Sviluppo, dove sono sviluppate tutte le formulazioni dei prodotti, l’ufficio packaging e il Perfumery Center, responsabile dell’ideazione delle nuove fragranze. Un viaggio nel cuore di un’azienda, spesso identificata dai retailer italiani solo con i brand che produce e distribuisce ma che è invece espressione di una famiglia e di una volontà imprenditoriale che ha costruito il proprio successo sulla sua capacità di ascoltare il mercato.
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