Direttore della comunicazione scientifica di Clarins, Caroline Debbasch parla dei cambiamenti fisiologici che il periodo della menopausa porta con sè.
Quali sono i principali cambiamenti nella struttura della pelle in menopausa?
In superficie, lo strato corneo non assicura più il ruolo di barriera; la pelle si disidrata, perde l’aspetto polposo, le rughe superficiali si accentuano. L’epidermide si assottiglia, a causa del rallentamento del rinnovamento dei cheratinociti. La pelle perde “spessore”, diventa più fragile. In profondità, il derma perde la sua funzionalità. Il fibroblasto, cellula “direttore d’orchestra della giovinezza della pelle” e componente maggioritario del derma, non assicura più il ruolo essenziale di “telaio”. La produzione di fibre di collagene e di fibre elastiche rallenta, l’architettura del “materasso cutaneo” si impoverisce, la forza di tensione del tessuto diminuisce. La pelle perde densità, compattezza, elasticità. Si rilassa, le rughe profonde si accentuano.
Qual è l’impatto di questi sconvolgimenti ormonali a livello dell’attività del fibroblasto?
Si è osservato che il fibroblasto è una cellula reattiva agli estrogeni e che la sua attività metabolica viene rallentata dalle carenze ormonali, all’origine dell’accelerazione dell’invecchiamento cutaneo. I primi segni dell’età che ne derivano sono perdita di densità, rilassamento e comparsa di rughe.
Quali sono le scoperte sulla conoscenza dei fibroblasti in stato di carenza ormonale?
Inducendo un cambiamento nella morfologia del fibroblasto, la menopausa può essere responsabile dell’alterazione della sua integrità e attività.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare beautybiz.it