Si definisce Maison de parfums, un termine un po’ freddo che si concretizza, in realtà, in una squadra di persone fortemente motivate a raggiungere un obiettivo: creare fragranze in grado di esprimere al meglio i valori di un creatore e di perpetuarle nel tempo attraverso un business model di successo. Il tutto con serietà e coerenza, prossimità e partnership con i propri interlocutori. È quanto racconta Riccardo Ferrari, general manager di Bpi, che reduce dal recente lancio della prima fragranza di Azzedine Alaïa si prepara a un altro esordio, quel-lo di Zadig & Voltaire, previsto per l’autunno del prossimo anno. Imprese non facili se nel passato di Bpi non ci fosse una case history di successo come Narciso Rodriguez e Elie Saab. Qual è dunque il segreto? “Credo che valga la regola di inter-pretare i valori che ispirano i creatori, essere coerenti in ogni aspetto del progetto, dalla composizione della fragranza a tut-to ciò che riguarda la comunicazione, prima, e la distribuzione poi. Compito della filiale, e quella italiana è particolarmente brava, è lavorare con questi valori e renderli concreti agli oc-chi dei profumieri e dei consumatori finali. In che modo lo facciamo? Con la passione, la motivazione, la volontà di fare bene e il rispetto reciproco” racconta il manager.
Ma procediamo per passi, che cosa significa essere una mai-son de parfum?
La vocazione principale di Bpi è distillare i valori del creatore e trasformarli in un profumo evitando che tutto ciò che è mo-da diventi caricaturale. Consideriamo Elie Saab, per esempio, nelle sue fragranze e nella relativa comunicazione emergono concetti come sogno, aspirazione, haute couture resi attraver-so la trasparenza e la squadratura del vetro, la colorazione del jus, l’abito indossato dalla modella. Non siamo partiti da una specifica collezione ma siamo andati direttamente al concetto di moda ed eleganza per il creatore Elie Saab. Analogamente Alaïa Paris, al di là dell’iconico taglio al laser che si ritrova sul flacone, è la materializzazione della bellezza assoluta, l’ele-vazione della donna a dea.
In particolare, Bpi è un’esperta nello sviluppo e lancio di brand esordienti nel mondo del profumo. Come si traduce l’universo valoriale di uno stilista in una fragranza?
Non solo abbiamo fragranze di esordienti nel mondo del pro-fumo ma finora abbiamo sempre lavorato con creatori viven-ti, di cui abbiamo colto i valori attraverso un rapporto one to one, un dialogo e un confronto continuo.
E quali sono per Zadig & Voltaire?Il mood di Zadig & Voltaire è rock, art e Paris. Concetti com-pletamente differenti da brand come Issey Miyake, Narciso Rodriguez, Elie Saab e Azzedine Alaïa, che quindi ci permet-tono di parlare a un consumatore più giovane, esplorando delle possibilità fino ad oggi non percorse. Abbiamo già pre-sentato il progetto ai più importanti clienti ed è stato molto apprezzato. Sicuramente si tratta di una fragranza coerente con una casa di moda che ha importanti piani di espansione, anche in Italia.
L’apprezzamento da parte dei retailer è merito anche della credibilità che avete costruito nel tempo…La strada è stata aperta prima da Narciso Rodriguez e suc-cessivamente da Elie Saab – oggi è una realtà installata nella mente dei profumieri, delle vendeuse e dei clienti. I nostri in-terlocutori ci riconoscono non solo le performance che siamo stati in grado di ottenere ma anche la qualità del team che ha sempre lavorato in modo coordinato e appassionato. Il trade e noi remiamo nella stessa direzione e questa collaborazione, nel lungo periodo, porta a risultati per tutti.
….Continua….
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