In un mercato molto complesso come quello italiano la qualità, una solida esperienza alle spalle ma anche la capacità di investire su nuovi marchi sono fondamentali, ne parliamo con Nicola Catelli di Beautimport e Masanori Kobayashi di Kosè Corporation
“I risultati realizzati nel 2012 con Cosme Decorte sono stati eccezionali. Lo scorso anno abbiamo aperto due punti vendita perché ci interessava intraprendere un nuovo progetto senza l’assillo delle cifre. Adesso ne abbiamo inaugurati altri 2, uno a Treviso da Barioli, che già ci ha regalato ottime performance, e uno a Varese da Boldetti e Campi. Arriveremo probabilmente a 15 porte entro fine anno, ma non puntiamo a fare numero con le nuove aperture, miriamo piuttosto alla qualità selezionando quei punti vendita in grado di garantire che la cultura e il sapere della cosmetica di alto livello vengano comunicati adeguatamente”. Parla così Nicola Catelli, consigliere delegato di Beautimport (distributore esclusivo di Cosme Decorte in Italia), a margine della presentazione stampa del nuovo prodotto di AQMW la Repair Cream, crema da notte idratante, lenitiva, rimpolpante e ad azione antiossidante. Nello spazio della Profumeria Mazzolari di Milano, conosciamo Masanori Kobayashi, vice presidente di Kosè Corporation, il gruppo giapponese colosso della cosmetica in Asia e proprietario del marchio, che insieme a Nicola Catelli ci parla di tradizione, cultura e futuro.
Sig. Kobayshi, quali sono le vostre strategie per il futuro?
MK: Sin dal 1946, anno di fondazione di Kosè, abbiamo concentrato la nostra attenzione sui mercati cinese e giapponese che stanno tutt’ora continuando a darci grandi soddisfazioni, adesso però abbiamo deciso di svilupparci anche in altre aree geografiche cominciando proprio dal mercato italiano. Nonostante la recessione il mercato europeo è molto importante per la cosmetica in generale e in Italia il segmento premium ha grande rilevanza, è per questo motivo che l’abbiamo scelta per iniziare l’avventura europea.
Cosa vi ha fatto propendere per la scelta di Beautimport come distributore esclusivo per l’Italia?
MK: Ci sono tante ragioni. Prima di tutto siamo rimasti molto impressionati dal signor Piersandro Catelli e da suo figlio Nicola e dalla passione che mettono nel loro lavoro, nonché dall’esperienza che hanno maturato in questi anni. Ne apprezziamo molto la serietà e la professionalità, la capacità che hanno avuto nel formare un portfolio con marchi come Peter Thomas Roth e Beauty by Clinica Ivo Pitanguy. L’esperienza che hanno acquisito nei vent’anni in cui sono stati distributori di Chanel e il modo con cui hanno creato e gestito un marchio esclusivo come Terme di Saturnia ci hanno fatto capire il loro modo di lavorare. Inoltre conoscono davvero bene il mercato italiano della profumeria selettiva fatto per noi estremamente importante.
Dott. Catelli, la linea ha un posizionamento molto alto. Non vi preoccupa la concorrenza di altri brand giapponesi?
NC: Inizialmente quando siamo stati contattati da Kosè, non stavamo pensando di inserire altri marchi cosmetici nel nostro portfolio. Ma è nata una collaborazione importante, con un brand e un’azienda di altissimo livello, al ventesimo posto per volumi di vendita nel ranking mondiale delle aziende cosmetiche, un’azienda importante che con la sua collaborazione aggiunge prestigio a Beautimport. Pur essendo una società quotata in borsa è ancora guidata dalla stessa famiglia che l’ha fondata e ogni decisione viene presa con estrema attenzione. Lo stesso fatto che il vicepresidente Masanori Kobayashi sia qui oggi ne è testimonianza. Per quanto riguarda la concorrenza non sono assolutamente preoccupato, chiaramente abbiamo fatto le nostre riflessioni e valutato la qualità dei prodotti, perché la qualità oggi è ciò che fa la differenza ed è la prerogativa principale per avere successo. Del resto sul mercato è da un po’ di tempo che non c’è nulla di nuovo e veramente valido in questa fascia di prezzo. Riteniamo che tutte queste caratteristiche possano essere un grande plus nella distribuzione in Italia.
Quindi si sono incontrate tradizione giapponese e italiana?
NC: Esatto fondamentalmente è proprio questo, è quello che ci permette di lavorare bene. Come diceva efficacemente il sig. Kobayashi quello che ci interessa non sono i numeri: le società per azioni devono rispondere a un board, a degli azionisti, i loro piani sono a brevissimo termine guardano le cifre con un orizzonte temporale di tre mesi. Con Kosè abbiamo invece capito che si poteva ragionare nel lungo termine, anche grazie alla loro impostazione culturale, fattore che per noi è importantissimo.
Sig. Kobayashi le prospettive dei Bric sono buone, l’Europa affronta i problemi di un mercato maturo: cosa ne pensa?
MK: Stiamo sviluppando business anche in Paesi emergenti quali India e Russia però vorremmo prima vedere come risponde il mercato europeo, perché proprio partendo dall’Europa svilupperemo poi nuovi modelli per i Paesi emergenti. Poi c’è un fatto molto curioso che mi capita spesso quando visito India e Russia: quando parlo con dirigenti d’azienda o con manager locali mi accorgo che a loro non interessa quello che succede in Asia, loro guardano sempre e comunque all’Europa come punto di riferimento. L’economia giapponese inoltre è stata per lungo tempo in recessione, il mercato è saturo, quindi visto che la domanda interna è stata ampiamente soddisfatta quale miglior strategia se non quella di aprirsi verso nuovi mercati?
Siete soddisfatti delle performance del mercato italiano?
MK: Siamo molto soddisfatti, non siamo interessati a sviluppare in termini di volumi di vendita quanto piuttosto a ottenere la fiducia dei nostri clienti, siano essi distributori o consumatori finali.
Signor Kobayashi, dato il vostro ampio portafolio, non pensate lanciare in Italia anche marchi di posizionamento più basso?
MK: Per il momento non ci sembra il caso, anche perché ci troveremmo in concorrenza con le grandi multinazionali in un mercato che ancora non conosciamo, quindi per ora vediamo come va nel segmento premium.
Cosme Decorte è anche trucco: lo vedremo presto in Italia?
MK: Non ancora, ci stiamo chiedendo se non sia un trucco troppo “orientale” per l’Europa, soprattutto in termini di nuance.
Cosa può fare la differenza per il successo del brand in Italia?
MK: Il tipo di distribuzione italiana è molto simile a quello giapponese dove sono ancora presenti molti retailer indipendenti, la differenza è fatta dal profumiere che con la sua esperienza può far arrivare alla consumatrice anche una routine di trattamento magari diversa da quella che utilizza abitualmente o il desiderio di sperimentare prodotti che non conosce.
NC: La differenza è data da più fattori, innanzitutto la collaborazione con una società prestigiosa e solida, nella quale si combinano l’energia portata da persone giovani e di mentalità aperta con la tradizione e la capacità innovativa. Poi, per noi, è fondamentale la qualità della proposta cosmetica. I prodotti Cosme Decorte non sono realizzati da terzisti, nascono da idee sviluppate interamente in seno a un’azienda con una solida esperienza scientifica alle spalle. In ultimo, ma non per questo meno importante, la distribuzione estremamente selettiva, con profumerie che sanno trasmettere qualità e valori e garantiscono un servizio all’altezza di quanto vanno a proporre.
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