Ci può sintetizzare quali sono le tre priorità nella vostra strategia per il 2015?
La priorità assoluta è senz’altro quella di far riprendere il mercato italiano, specie per Collistar che fa dell’italianità il suo vessillo e che continua a sostenerlo con progetti concreti, non solo con progetti di mera comunicazione. Ti amo Italia è infatti non solo una dichiarazione d’amore nei confronti del nostro Paese ma anche un progetto che coinvolge la filiera italiana e che esalta le materie prime di eccellenza. L’altra grande priorità è data dall’innovazione, connaturata nel nostro Dna fin dalle origini. Collistar anche nel 2015 punterà quindi sull’innovazione, non sulle novità, in tutti gli assi: viso, corpo, solari, autoabbronzanti. Innovazione all’ennesima potenza anche nel trucco grazie a collaborazioni straordinarie ed inaspettate, come quella con Kartell, la famosissima marca italiana di design. Un’altra priorità sarà costituita sulle offerte “value for money”: Collistar proporrà straordinarie promozioni che conquisteranno senz’altro il consumatore.
Quali i progetti/prodotti più importanti per i prossimi mesi?
In un mercato così competitivo, dove tutti tendono a “fare le stesse cose”, riteniamo prematuro svelare i progetti straordinari ai quali stiamo lavorando. A parte il progetto con Kartell, importante per il posizionamento e l’immagine della marca, in ambito promozionale ci concentreremo su 3 aree principali: nei solari, proporremo dei cofanetti speciali che offriranno un regalo “importante”; proporremo il cut price sui best seller e proporremo promozioni con in regalo una taglia speciale che arriva fino al 50% del prodotto portante. Un omaggio importante. Tutti gli altri progetti li sveleremo nel corso dell’anno.
Quale pensa sia la sfida più importante che la profumeria (come sistema industria-distribuzione) dovrà affrontare nei prossimi anni?
È indubbio che la profumeria si trovi di fronte a un momento di cambiamento epocale e che sia necessario mettersi in discussione, tutti, dall’industria alla distribuzione, per ricreare la freschezza perduta. In assoluto ritengo che sia necessario stupire il consumatore, da tutti i punti di vista. Noi facciamo il nostro meglio con il prodotto, il retail deve fare altrettanto offrendo al consumatore un’esperienza unica, che non può trovare altrove. Non è più solo necessario conquistare nuovi consumatori, ma riconquistare quelli “vecchi”, stimolandoli con offerte creative e con la capacità di regalare il sogno , affinché non abbandonino il canale alla ricerca di nuove esperienze.
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