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Douglas dalla parte delle donne

La catena supporta la ricerca scientifica nella lotta contro il tumore al seno con la Fondazione Umberto Veronesi e il progetto Pink is Good, come racconta Jörg Mingers, presidente della filiale italiana
È partita lo scorso ottobre e proseguirà fino al 31 dicembre 2013 la campagna Pink is Good realizzata da Profumerie Douglas a sostegno della Fondazione Umberto Veronesi. Scopo dell’iniziativa è combattere e prevenire il tumore al seno aiutando concretamente la ricerca scientifica. Presso tutti i punti vendita Douglas è possibile sostenere direttamente il progetto acquistando le cover iNature, disponibili per iPhone 4/4s, iPhone 5/5s e per Samsung Galaxy S4 acquistabili al prezzo di 14,99 euro. Per ogni cover venduta l’insegna dona 5 euro a Pink is Good. L’importo così raccolto è destinato alla creazione di una borsa di ricerca per un medico individuato grazie al bando pubblicato sul sito della Fondazione Veronesi. Racconta questa iniziativa Jörg Mingers, presidente di Douglas Italia.Perché questa iniziativa?Visto che il nostro è un mondo essenzialmente femminile e siamo da sempre vicini alle donne, quale posto migliore di una profumeria per veicolare il nostro messaggio? Volevamo fare qualcosa per quella che è una malattia essenzialmente femminile, sebbene, non bisogna dimenticarlo, il tumore alla mammella non riguardi solo le donne ma anche gli uomini, seppur con una numerica ridotta. Inoltre avevamo già uno storico con il Nastro Rosa sviluppato da Evelyn Lauder, visto che siamo stati tra i primi a partecipare alla campagna quando è stata implementata in Italia. La nostra è un’evoluzione naturale di questo progetto.Perché proprio la cover di un telefonino?Il telefonino è un oggetto di uso quotidiano che abbiamo sempre con noi e poi volevamo coinvolgere anche un target un po’ più giovane di quello storicamente più sensibile alla prevenzione del tumore al seno. È realizzato in un materiale 100% naturale e biodegradabile, è un oggetto giocoso, ci piaceva l’idea del rosa, anche se l’abbiamo realizzata anche in nero per avvicinare anche il pubblico maschile.L’iniziativa proseguirà fino a dicembre…Forse la prolungheremo, non è detto che non potremmo renderla continuativa, è ancora tutto in divenire.Come avete comunicato il progetto?Attraverso il web e sul punto vendita con vetrofanie e leaflet. Ci piacerebbe coinvolgere anche altri main partner in modo da raggiungere quante più donne possibili. Poi abbiamo realizzato dei videoclip che parlano di ricerca scientifica diffusi su Facebook e Youtube per intercettare ancora meglio il pubblico più giovane.Cambiando discorso abbiamo avuto notizia delle trattative per acquisizioni in Francia. E in Italia?Dopo Nocibè in Francia, dove per rettificare l’accordo si aspetta solo il via libera dell’Antitrust, anche in Italia qualcosa si muove e spero che per l’inizio del prossimo anno si possano concretizzare nuove acquisizioni, ma non posso dire di più. Purtroppo nel momento storico che stiamo vivendo molti retailer si trovano in difficoltà e questo ci permette di avere nuovi spazi di manovra, ma si saprà tutto al momento debito.State realizzando anche nuovi progetti sullo skincare…Si è un bellissimo progetto che riqualifica un’area, quella del trattamento, che è stata abbandonata per disaffezione dai consumatori che si sono rivolti o a prodotti a un prezzo più basso o a un canale diverso. Proponiamo quindi un nuovo concept skincare, rendendo l’offerta più chiara alla consumatrice, in termini di lettura e comprensione, con l’obiettivo di riportare clienti persi in profumeria. Inoltre abbiamo introdotto nuovi brand esclusivi, due linee di skincare, in profumeria da novembre, e una di fragranze trattamento, da gennaio. Crediamo molto nella qualità di queste proposte.
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