Il retail in modo quasi unanime ha concordato con i concetti espressi nell’intervista di cover daCarlo Alberto Carnevale Maffè. Anche loro sono concordi nell’affermare che il servizio e la conoscenza della clientela siano la chiave di volta nel rapporto con il consumatore, anche se individuare un modello di business al quale fare riferimento non è facile. Qui di seguito l’opinione di Fabio Pampani, amministratore delegato di Llg.
Concordo totalmente con Carlo Alberto Carnevale Maffè. I consumi di beauty non stanno calando, al contrario, ma sicuramente si stanno ridimensionando quelli di profumeria. Tant’è che negli ultimi tre anni i dati di vendita della profumeria sono stati costantemente negativi. Perché il canale perde e come può fare per recuperare terreno? La crisi è determinata dal fatto che la profumeria ha continuato nel tempo a vendere unicamente prodotto. Oggi non basta più. I canali che stanno erodendo quote alla profumeria hanno una fama di elevata competenza, non fosse altro per la divisa che indossano: il consumatore valuta diversamente il consiglio offerto da una beauty vestita molto elegantemente e quello fornito da una persona con un camice bianco e laureata in farmacia. La profumeria può riprendersi i suoi spazi attraverso i servizi, che possono essere di natura diversa. In primis quelli di prova che permettono di testare il make up, il nail e i trattamenti, che rendono piacevole e propedeutica all’acquisto la visita nel punto vendita. La Gardenia e Limoni stanno puntando fortemente su questi. Secondariamente tutti i servizi che derivano dall’utilizzo mirato del Crm per invitare la clientela ad attività specifiche per tipologia del cliente, gusti e bisogni. Si tratta di tutta una serie di eventi e di momenti di intrattenimento e piacevolezza da realizzare in collaborazione con l’industria cosmetica. A tutto ciò si aggiunge il digital: l’app di La Gardenia e Limoni nei primi 10 giorni dal lancio ha registrato 4 mila download e veicolato una media di cinque acquisti al giorno. Se come dice Carlo Alberto Carnevale Maffè un italiano tocca il suo telefono 150 volte al giorno, vorrei che quando guarda lo schermo del suo smartphone veda le nostre insegne. Il servizio in tutte le sue declinazioni è premiante ed è l’unico modo per uscire dalla tossicodipendenza dello sconto. Senza dimenticare che i risultati sono positivi anche dal punto di vista economico. Pensiamo al servizio sposa che è stato avviato da poco e ha già avuto un buon riscontro sia presso le spose, che andremo a truccare a domicilio il giorno del matrimonio per una cifra molto contenuta, sia per le amiche che verranno a farsi il maquillage personalizzato e gratuito nel nostro punto vendita poco prima delle nozze.
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