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Fabio Pampani: ritorniamo alla bellezza

L'amministratore delegato di La Gardenia illustra le strategie per il prossimo futuro

Fabio Pampani amministratore delegato de La Gardenia spiega che in questo momento di crisi generale la profumeria deve ritornare a quello che la differenzia da tutto il resto: la bellezza.

Qual è, secondo lei, la chiave attraverso la quale la profumeria può smarcarsi da competitor quali Gdo, drugstore e farmacia?

Selettività, esclusività e servizio sono i tre fattori, assolutamente complementari perché nessuno predomina sugli altri, sui quali la profumeria deve puntare per vincere la battaglia, se di battaglia si tratta, con i competitor. Il nostro payoff è atelier della bellezza, nel senso che offriamo bellezza intesa non solo come estetica ma anche come piacevolezza e qualche coccola attraverso sia i prodotti sia il servizio. Per questo motivo, già ora nei punti vendita dove disponiamo di più spazio, il sabato organizziamo corsi nei quali cosmetologhe spiegano alle clienti come truccarsi e struccarsi nel modo più corretto. Perché una profumeria, per le sue clienti fedeli, non può organizzare il trucco nel giorno del loro matrimonio? E andare a domicilio dalla cliente per il make up in un giorno così speciale? Magari in partnership con un’azienda cosmetica. È un servizio al quale stiamo lavorando. Abbiamo creato un’agenda beauty per le future spose, in collaborazione con le riviste Sposabella e VogueSposa, nella quale informiamo le consumatrici su quali step compiere per arrivare in forma perfetta alle proprie nozze. Una farmacia o un ipermercato non potrebbero fare questo genere di iniziative restando coerenti con il loro modello di business e il loro posizionamento.

Come pensa possa migliorare la collaborazione con l’industria? Qual è il terreno di confronto nel quale è necessario lavorare di più e meglio?

Entrambi dobbiamo iniziare a lavorare con un obiettivo comune: accrescere la quota di mercato puntando sulla vendita al pubblico, non attraverso il sell in. Un altro aspetto fondamentale è la condivisione delle metodologie di servizio e lo scambio di informazioni rispetto al comportamento del cliente, in particolare relativamente ad attività ed eventi in negozio. Circa il 70% delle nostre vendite è realizzato dai titolari di carta di fedeltà, che conosciamo in modo approfondito. Le informazioni e i dati relativi a questi ultimi potrebbero essere molto interessanti anche per l’industria cosmetica che voglia realizzare iniziative specifiche su propri prodotti. Mettere insieme il nostro know how e quello dell’industria ci permetterebbe di lavorare meglio nel punto vendita. Stiamo iniziando a lavorare in questa direzione con grande interesse e un elevato riscontro in termini di sell out.

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