Chiediamo a Daniel Giroud direttore generale di Marionnaud Italia, cosa ne pensa della situazione attuale della profumeria italiana e quali sono, secondo lui , gli atout vincenti su cui puntare.
Qual è, secondo lei, la chiave attraverso la quale la profumeria può smarcarsi da competitor quali Gdo, drugstore e farmacia?
I clienti oggi hanno molti canali per conoscere e comparare i prodotti, per valutare e scegliere tra le diverse offerte. Internet e tutti i nuovi dispositivi mobili hanno rivoluzionato l’approccio del cliente all’acquisto. Ma c’è’ un punto al quale nessuna tecnologia potrà mai arrivare ed è il consiglio d’acquisto personalizzato sul singolo cliente. Nelle profumerie Marionnaud non abbiamo mai ritenuto drugstore, farmacia e Gdo come dei veri canali concorrenti. La competenza delle nostre beauty assistant è così specializzata che ci fa sentire più simili a dei beauty institute che a dei negozi. Grazie alla Marionnaud Academy il nostro personale è sempre aggiornato sui nuovi prodotti, su come consigliare i trattamenti ideali per ciascuna persona e il focus delle nostre beauty assistant non è mai la vendita del prodotto ma la soddisfazione del cliente.
Come pensa possa migliorare la collaborazione con l’industria? Qual è il terreno di confronto nel quale è necessario lavorare di più e meglio?
L’industria è in grado di produrre prodotti sempre più avanzati con tecnologie innovative e ha la forza di farli conoscere ai clienti per mezzo di importanti investimenti pubblicitari. Ma spesso dimentica l’importanza del punto vendita come canale pubblicitario, che invece è il vero punto di forza del mercato della cosmesi. Quest’anno abbiamo avuto ottimi risultati dalle attività fatte con i brand di nicchia per coinvolgere le nostre clienti TOPCard. I risultati sono stati sorprendenti. L’accesso a un mondo di servizi esclusivi e a trattamenti fatti su misura per ogni singolo cliente amplifica la forza delle marche stesse. Ritengo che la serietà e la professionalità del servizio e del consiglio di acquisto in negozio sia il canale pubblicitario più forte che l’industria deve utilizzare.
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