Come ogni anno, si rinnova l’appuntamento di dicembre con il rapporto I bilanci delle Profumerie che si propone di analizzare lo stato di salute del canale selettivo individuando una serie di indicatori di performance confrontabili tra le diverse realtà distributive. Il punto di partenza sono – come sempre, ma ci teniamo a ribadirlo – i bilanci di esercizio depositati dalle singole aziende all’Ufficio del registro imprese presso la Camera di Commercio e scaricati da Cerved Group fino al 18 novembre 2014. In particolare l’edizione 2014 comprende 116 ragioni sociali, di cui 114 risultano essere confrontabili con i dati relativi al 2012. Il fatturato sviluppato da queste ultime è pari a 2,266 miliardi, in crescita del 2% sull’anno precedente (quando il valore era di 2,220 miliardi). Il margine di primo livello è del 36,8%, in calo rispetto al 37,8% del 2012. Il valore medio dei magazzini, per le 110 ragioni sociali delle quali abbiamo pubblicato il dato, è pari a 354 milioni di euro, in incremento dell’8,2% rispetto ai 327 milioni dell’esercizio precedente. Il credito dei fornitori (in questo caso i dati confrontabili sono relativi a 97 ragioni sociali) sono invece in sostanziale stabilità, essendo pari a 362 milioni di euro contro i 369 milioni del 2012. I giorni medi di pagamento (anche in questo caso le realtà confrontabili sono 97) sono 98, in diminuzione rispetto ai 103 che erano stati rilevati lo scorso anno. Crescono, al contrario i giorni medi di magazzino che, su un totale di 110 ragioni sociali confrontabili, risultano essere pari a 109, mentre nella precedente edizione erano 104. Su un numero complessivo di 116 ragioni sociali sono 24 quelle che chiudono il 2013 con un risultato ante imposte negativo, pur con notevoli differenze tra le poche migliaia di euro alcune e i milioni di euro di altre…
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