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I giovani parlano dei giovani: Mattia Favaro – Profumeria Caccia – Ethos Profumerie

La nuova generazione dei profumieri ci racconta come combattere la disaffezione riscontrata da parte dei consumatori più giovani nei confrointi del canale selettivo

Credo che la leva principale, soprattutto per le ragazze giovanissime, sia il divertimento e la libertà di un’esperienza autonoma, possibilmente attraverso format studiati appositamente per loro. Ci vorrebbero spazi dedicati o meglio ancora strutture. La profumeria tradizionale fatica a conciliare le esigenze e le aspirazioni di donne e ragazzine, perché – per quanto si possa disporre anche di grandi metrature – resta quel senso di contaminazione che a mio avviso non affascina né l’una né l’altra tipologia di clientela. Quello che penso è che soprattutto per le più giovani sia importante l’identificazione in un modello, in uno status symbol, pertanto anche l’ambientazione gioca un ruolo determinate. Mentre diverso è l’approccio che una giovane donna di 25-30 anni ha nei confronti sia dell’esperienza d’acquisto in generale, sia nei confronti del mondo della profumeria. In questo caso parliamo di persone che hanno un’altra consapevolezza e, magari, un’indipendenza economica che permette loro di vivere con maggior agio l’esperienza d’acquisto. Resta però fondamentale che alla base ci sia un’offerta qualitativa in termini di servizio e marche proposte, e che il tutto sia arricchito dall’opportunità di interagire con il negozio in modo nuovo e divertente. La nostra idea è che nel corso del mese ci siano diversi momenti che permettano alla cliente di avvicinarsi e creare rapporti saldi e di complicità con il personale attraverso eventi, animazioni e appuntamenti con ospiti. È una gestione molto impegnativa ma è di fatto aumentato il livello di aspettativa della clientela, sempre più attenta ed esigente. Inoltre le giovani donne hanno una grande capacità di auto-documentarsi e accrescono il senso critico anche grazie a continui confronti su blog e social network, sicché il livello di preparazione del personale deve giustamente essere sempre molto alto. Evasione dalla routine, divertimento, attenzione alle giuste novità e continuo aggiornamento del servizio sono, quindi, i fattori primari su cui far leva oggi. Ma non solo. Se oggi il prezzo è balzato al secondo posto come fattore di importanza per la consumatrice, credo che per le nuove generazioni sia il primo. Non basta più che un bene non di prima necessità sia accessibile, per le nuove generazioni deve essere molto accessibile. È crescente il bisogno di portare a termine acquisti economici ma anche qualitativi che diano la consapevolezza di avere fatto una scelta intelligente. Inoltre prezzi molto accessibili permettono acquisti multipli che, oltre ad aumentare il senso di auto gratificazione, offrono al negozio la possibilità di avere una maggior frequentazione e maggiore fidelizzazione.

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