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Il fenomeno shopping club

Si chiamano Amazon Buyvip, Dalani, Privalia, SaldiPrivati, Showroomprive.it, Vente-Privee.com, per citare alcune delle realtà più note. E vendono ai propri soci, a un prezzo scontato dal 30 al 70%, prodotti di tutti i tipi…anche e soprattutto beauty

Si definiscono shopping club online e organizzano mensilmente decine di campagne vendita mono-marca dei brand più conosciuti, spaziando dall’ab-bigliamento agli accessori, dal design all’arredamento fi-no al beauty, a prezzi convenienti, che possono prevedere sconti dal 20-30% fino a 70%. In alcuni casi si tratta di prodotti giunti a fine stagione, collezioni in vero e pro-prio saldo, in altri di referenze continuative. Il funzio-namento è molto semplice. L’acquisto è riservato ai soci del club – chiunque può iscriversi, è sufficiente un’email per aver diritto di visionare le offerte e acquistare – e la spedizione avviene, in genere, alla chiusura della vendita o nelle settimane successive. Stiamo parlando di real-tà quali Amazon Buyvip, Dalani (https://www.dalani.it/about-us/), Privalia, SaldiPrivati, Showroomprive.it, Vente-Privee.com, per citare alcuni dei club più noti. In genere la consegna è effettuata diret-tamente all’indirizzo specificato dall’acquirente tramite corriere, ma alcuni attori prevedono anche la possibilità di ritiro presso i Pick&Pay. Abbiamo tenuto sotto controllo queste realtà per alcuni mesi e ci siamo stupiti di vedere alternarsi nelle vendi-te di questi shopping club online alcuni dei brand più prestigiosi della profumeria selettiva. Solo negli ultimi dieci giorni (per intenderci la prima decade di aprile) si sono susseguite le vendite monomarca di Clinique, Deb-by, Estée Lauder, Opi nonché una serie di contenitori multimarca contenenti prodotti di La Prairie, Biotherm e Ysl Beauté. Nelle settimane precedenti e prima di Natale abbiamo visto anche Arval, Clarins, Collistar, Chanel, Guerlain, Elizabeth Arden, Lancaster, Pupa, Shiseido e Sisley. Per non parlare delle vendite multimarca di fra-granze, ambito nel quale l’offerta spaziava da Bottega Ve-neta, Bulgari, Calvin Klein, Dolce & Gabbana e Gucci, passando per Kenzo e Roberto Cavalli per arrivare fino a Thierry Mugler. Non stiamo dicendo che gli shopping club online siano il nuovo terreno di conquista del grey market, che il parallelo abbia preso una nuova veste, più digital del passato, ma sicuramente il fatto che questi prodotti si trovino al di fuori della profumeria a un prezzo scontato reca danno al sell out, all’immagine e alla cre-dibilità del canale selettivo. Sappiamo che molti degli shopping club comprano all’estero e in modo del tutto lecito, ma possibile che non si possa fare nulla?

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