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Il nuovo corso di Arcobaleno

Il consorzio cambia nome e logo e si trasforma da centrale d'acquisto in centrale marketing con l'obiettivo di comunicare in modo unitario ai consumatori finali e all'industria cosmetica

Prende spunto dalle Spa di romana memoria, reinterpretandola in chiave moderna. È infatti Spa Salus per Aroma il nome scelto da Consorzio Profumerie Arcobaleno come emblema del suo nuovo corso. E verde il colore individuato per il suo logo, una tinta che, come racconta il presidente Gianluca Di Domizio “sta a rappresentare il germoglio perché le nostre profumerie seminano quotidianamente la cultura della bellezza e del benessere presso la propria clientela”. Struttura nata nel 1997 come centrale d’acquisti, Consorzio Profumerie Arcobaleno ha annunciato nel corso della sua ultima convention – tenutasi alla fine di gennaio a Roma – la volontà di trasformarsi in centrale marketing al fine di organizzare e implementare iniziative di marketing congiunte. Il primo passo è stata la creazione di una serie di strumenti di comunicazione comuni, dalla vetrofania, alle mouillettes, fino a materiali di cancelleria tali da dare visibilità al progetto Spa Salus per Aroma tanto ai consumatori finali quanto alle aziende cosmetiche partner, pur senza tradire la storia del singola insegna, il suo legame con il territorio e il savoire faire maturato nel corso del tempo. Consorzio Profumerie Arcobaleno raggruppa, infatti, 99 punti vendita e 58 ragioni sociali dislocate dalle Marche e dall’Abruzzo, terre dove questa realtà ha avuto origine, fino all’Emilia Romagna, la Sicilia, la Toscana e il Veneto. Numerosi sono anche i consorziati provenienti dalla Campania. “Il comune denominatore di tutte queste profumerie è la forte selettività della proposta commerciale. I consorziati hanno fatto una precisa scelta di campo: vogliono creare valore sul punto vendita attraverso la professionalità e il servizio. Il che significa formazione costante, competenza, capacità di interpretare correttamente le richieste del consumatore e di analizzare le possibili soluzioni, marketing relazionale e one to one. Il rapporto diretto, personale con la clientela, supportato da un’organizzazione a livello interregionale consente di conciliare l’evoluzione della società e del mercato con le esigenze individuali di ogni cliente” ha spiegato Gianluca Di Domizio, che ha aggiunto: “Il fatto che due aziende come Chanel e Procter & Gamble abbiano deciso di presenziare alla nostra ultima convention è una testimonianza dell’importanza che profumerie come le nostre rappresentano per il territorio italiano, un peso già significativo e che è destinato a crescere ulteriormente per effetto delle attività di marketing che in futuro realizzeremo insieme. Crediamo nell’individualità dei singoli associati e nella non omologazione dei negozi. Tant’è che ogni consorziato, pur usufruendo di servizi comuni e dei vantaggi economici dati dagli accordi di gruppo sviluppati con le aziende, gode della massima autonomia gestionale, nel rispetto delle regole e direttive comuni”. Tuttavia affinché il nuovo corso abbia inizio il consorzio deve affrontare una serie di step preliminari, dall’uniformazione dal punto di vista informatico, all’individuazione di un unico programma per la gestione delle carte di fedeltà e delle campagne marketing fino all’adesione al panel di Npd, condizione ritenuta indispensabile per una proficua collaborazione con l’industria cosmetica. “Ci piacerebbe attivare anche degli strumenti di dialogo immediato e tempestivo con l’industria cosmetica, cui vorremmo poter dare immediata visibilità delle operazioni concordate perché un conto è definire la realizzazione delle vetrine per esempio su 30 profumerie in contemporanea e un conto è vederle realizzate con fotografie inviate in tempo reale” aggiunge Gianluca Di Domizio. Tra i prossimi obiettivi del consorzio vi è la crescita del numero dei consorziati: “Se nel primo triennio della mia presidenza la priorità era raggiungere la quota di 100 punti vendita (al mio ingresso erano 55), oggi” racconta Di Domizio “continuiamo a reclutare nuove profumerie in tutta Italia con il proposito di arrivare a 150. Pensiamo, infatti, che questa soglia sia gestibile con la struttura attuale, senza apportare modifiche sostanziali alla nostra organizzazione. Ai nuovi consorziati offriamo la possibilità di un confronto continuo con imprenditori di esperienza nel settore, una serie di strumenti di comunicazione comuni, attività di trade marketing differenzianti rispetto alla concorrenza e condizioni vantaggiose dal punto di vista commerciale. Ci piacerebbe anche poter realizzare corsi di formazione ad hoc per i nostri addetti alla vendita; lavoreremo per realizzare questo obiettivo nei prossimi mesi. In cambio ai consorziati chiediamo selettività dell’offerta – ovvero che siano concessionari di brand top e di marchi di nicchia – competenza e preparazione del personale addetto alla vendita e conoscenza del mercato”.

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