L’azienda Intercos con un comunicato stampa ha comunicato di aver presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario (“MTA”), organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e, ove ne ricorrano i presupposti, sul segmento STAR. Intercos, fondata da Dario Ferrari nel 1972, è uno dei principali operatori business to business (B2B) a livello globale nell’ideazione, produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici e per il trattamento della pelle, destinati ai più noti marchi nazionali ed internazionali, nonché ai retailer attivi nel settore della cosmesi e dello skincare. Il Gruppo – con oltre 2.800 dipendenti, 7 centri di ricerca, 12 impianti produttivi e 11 uffici marketing presenti in 4 continenti vanta un ruolo di leader a livello mondiale in questo settore, nonché un’importante posizione in Europa e Stati Uniti nello skincare di alta gamma. Come riportato da MF Fashion, lo scorso 5 settembre l’assemblea straordinaria di Intercos ha deliberato l’aumento di capitale al servizio della quotazione e i soci attuali hanno rinunciato al loro diritto di opzione in modo tale da permettere la sottoscrizione delle nuove azioni a nuovi soci. Più nel dettaglio, l’aumento di capitale, unitamente alla vendita di azioni da parte di alcuni degli attuali azionisti della società, permetterà a Intercos di raggiungere il flottante necessario per ottenere l’ammissione alla quotazione delle azioni della società sull’Mta e per ottenere la qualifica di Star, ossia almeno il 35% del capitale sociale post-quotazione. L’offerta sarà tutta dedicata agli investitori istituzionali italiani ed esteri. Sempre secondo MFFashion sulla base di quanto deliberato dall’assemblea, l’Ipo dovrebbe consistere in una offerta pubblica di vendita e sottoscrizione, composta per il 50% circa da azioni di nuova emissione (il cui ricavato andrà a finanziare lo sviluppo della società e a rafforzare patrimonialmente e finanziariamente il gruppo, con un conseguente miglioramento dell’indebitamento) e per il 50% in titoli posseduti da alcuni degli attuali azionisti. L’aumento di capitale consisterà nell’emissione di un massimo di 20 milioni di nuove azioni, che si aggiungeranno ai 91,3 milioni di titoli che compongono l’attuale capitale sociale
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