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Jörg Mingers: un 2015 da protagonisti

Dopo la razionalizzazione dello scorso anno Douglas si appresta a investire sullo sviluppo della rete

“L’Italia a livello strategico è uno dei Paesi più importanti per Douglas Holding perché ci sono ancora buone possibilità di crescita. In Francia dopo l’acquisizione di Nocibè siamo tra i top player del mercato; in Germania siamo i numeri uno, in Olanda e Polonia siamo uno dei due leader; in Austria ci spartiamo il mercato con Marionnaud. È in Italia che possiamo ancora fare la differenza” spiega Jörg Mingers, presidente di Douglas Italia, che ci anticipa i progetti più importanti dei prossimi mesi e le strategie di sviluppo della catena in Italia.

Che tipo di investimenti state valutando nel nostro Paese?

Nel 2014 e nei primi mesi di quest’anno ci siamo dedicati al consolidamento della rete vendita, mentre il 2015 ci vedrà attivi in termini di sviluppo. Sono stato nel nostro headquarter tedesco proprio in questi giorni per discutere le necessità di crescita in Italia e le confermo che seguiranno due direttrici sia con aperture ex novo sia con acquisizioni. Per quanto riguarda queste ultime operazioni riguarderanno non solo le singole profumerie ma potrebbero anche interessare catene di medie dimensioni, tra i 10 e i 25 punti vendita.

Dal punto di vista geografico dove vi svilupperete?

In questo momento stiamo andando molto bene nel Sud, specialmente in Sicilia, un territorio che ci sta dando grandi soddisfazioni. Non presidiamo, invece, la Calabria, che potrebbe essere interessante per quanto riguarda i centri commerciali, che in genere hanno un bacino di utenza piuttosto ampio di residenti cui nel periodo estivo si aggiungono i turisti, mentre meno per le location cittadine. Ma ci sono delle opportunità molto interessanti, punti vendita importanti e qualitativi per i quali stiamo trattando, nel Nord Est. Ci piacerebbe arrivare ad avere una rete di 300 punti vendita.

Da dicembre 2012 Douglas è controllata dal fondo Advent International. Quali sono i vantaggi di far parte di questa società?

Le decisioni sono molto più veloci di quanto non fossero in passato. Il fatto di avere due soli azionisti – il fondo Advent che controlla l’80% della società e la famiglia Kreke che possiede il restante 20% – ci permette di essere più tempestivi e più liberi di effettuare operazioni con un orizzonte temporale più immediato.

Tuttavia il 2015 è un anno importante non solo per lo sviluppo della rete…

Abbiamo appena lanciato il Douglas Make Up, la nostra linea di maquillage che si rivolge a un pubblico giovane, ma non solo, con prodotti smart, veloci, dalla qualità molto elevata, per la maggior parte made in Italy, dal prezzo accattivante e dal packaging estremamente divertente. Non necessitano di strumenti professionali per l’utilizzo, bastano le mani, ma la resa con pennelli e spugnette è eccezionale. Il nostro obiettivo è dare alle consumatrici la possibilità di divertirsi, un’esperienza che in passato era possibile fare in profumeria e che di recente è venuta un po’ meno. Come intendete supportare questa linea dal punto di vista della comunicazione? Realizzeremo sia comunicazione di tipo istituzionale, più classica, sia digitale attraverso il nostro sito web e i social network. Inoltre organizzeremo numerose attività in store che punteranno a enfatizzare le pareti e i banchi dedicati alla linea.

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