Kiko, brand di make up proprietà dell’imprenditore Antonio Percassi, punta a salire ancora più in alto. Secondo quanto pubblicato dal settimanale Il Mondo, a inizio settembre infatti, Banca Imi, Mediobanca, Bnl, Unicredit e SocGen hanno erogato tre linee di finanziamento per un totale di 150 milioni a sostegno del nuovo business plan che prevede l’apertura di un centinaio di negozi entro la fine del 2015, con l’obiettivo di raddoppiare una rete che conta già 500 negozi a gestione diretta.90 milioni andranno a rifinanziare l’attuale esposizione in scadenza entro l’anno prossimo e il resto saranno a disposizione dei nuovi investimenti. L’intento del brand è rafforzare l’insegna in Gran Gretagna, Francia, Germania e Portogallo. La sfida si gioca, infatti, su tre cardini fondamentali: smarcare Kiko dall’eccessiva dipendenza dal mercato italiano, lanciare Madina l’insegna di make up comprata lo scorso anno da Intercos, e avviare la nuova catena Womo dedicata alla cosmetica maschile. La richiesta finanziaria rivolta alle banche servirà anche per rifinanziare gli impegni sostenuti dall’imprenditore e a liquidare la quota dei congiunti Santo e Rino e gli eredi di Giuseppe Percassi. Ad Antonio resta così tutto il business retail, mentre agli altri andranno le attività immobiliari e delle costruzioni.Per crescere ancora il brand investirà 50 milioni all’anno replicando i ritmi 2012. Uno sviluppo che tocca le strade dello shopping, gli outlet, centri commerciali, gallerie e aeroporti. Kiko ha registrato il +68% dei ricavi e ora particolare attenzione viene riservata al canale e-commerce, guidato da Stefano Percassi, figlio di Antonio, un business che concorre con 5/6 milioni ai ricavi complessivi. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare beautybiz.it