L’Orèal pensa verde e con il suo progetto Sharing Beauty With All vuole arrivare entro il 2020 ad avere il 100% delle materie prime derivanti da fonti rinnovabili e conferma la sua ambizione di diventare un’azienda a “zero deforestazione”. Per ottenere questi ambiziosi obiettivi l’azienda francese ha preparato un protocollo d’azione per quelle materie prime che più sono soggette a culture intensive che possono portare alla deforestazione di immense porzioni di territorio, soprattutto nei paesi in via di sviluppo: queste materie prime sono la soia, la polpa di legno e l’olio di palma. Per quanto riguarda la polpa di legno, fin dal 2007 l’azienda ha imposto ai propri fornitori una certificazione dell’origine in modo che per i propri packaging venissero usati solo prodotti di origine certa, nel 2012 la quota di prodotto tracciabile era del 97%, l’obiettivo è arriva al 100% nel 2020. Anche la produzione di olio di soia da colture intensive è sotto accusa per i danni che apporta all’ecosistema. L’Orèal, oltre a utilizzare basse percentuali di questo emolliente nei suoi prodotti, lo compra da produttori brasiliani che partecipano a un programma di commercio equosolidale. L’Orèal utilizza molto nei suoi prodotti l’olio di palma e i suoi derivati, ma onde evitare che l’olio acquistato provenga da colture intensive che rovinano irrimediabilmente l’ecosistema di molte regioni, dal 2010 pretende la totale tracciabilità dell’olio e dei suoi derivati e inoltre ha deciso di lavorare di concerto con i propri fornitori per aiutarli con programmi di riforestazione e sostegno alle comunità. Entro il 2020 il 1005 delle forniture di olio di pama e dei suoi derivati saranno “deforestation free”.
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