Fano è la tipica città di mare anche se i nostri clienti non sono essenzialmente turisti, anzi per la maggior parte abbiamo una clientela fissa composta da fanesi che conosciamo da molto tempo. Siamo come una grande famiglia che quest’anno ha raggiunto un importante traguardo: 150 anni che abbiamo celebrato con una grande festa aperta a tutti con musica e regali. È stato davvero un momento bello, un evento condiviso con tutti i fanesi” racconta Laura Lunghi, vendeuse che ha 29 anni e da sette lavora alla Profumeria Taussi di Fano nelle Marche.
Quando ha scelto la profumeria come professione? Aveva già esperienze precedenti?
Lavoro in profumeria dal 2007 e ci sono capitata per caso, poi ho visto che mi piaceva molto e quindi ho deciso di migliorare la mia professionalità con diversi corso di trucco tra cui anche quello da sposa. Venivo da un settore completamente differente e non immaginavo certo tutto quello che c’è dietro un prodotto di profumeria: la storia, la ricerca scientifica, il lavoro, il tempo… Mai avrei pensato una cosa simile. In genere il cliente si limita ad annusare il prodotto finale, ma è bello riuscire a trasmettere tutto ciò che c’è dietro.
La vostra è una profumeria tradizionale: quali sono i suoi punti di forza?
Noi puntiamo molto al servizio aggiunto che siamo in grado di dare alla nostra clientela, per esempio sia io che la mia collega abbiamo fatto un corso di trucco per spose e così possiamo essere una valida alternativa rispetto al centro estetico per quelle clienti che sono in cerca di questo tipo di servizio per il grande giorno. Credo che se si vuole continuare a rimanere forti sul mercato bisogna dotarsi di servizi in grado di accontentare le esigenze dei clienti e di farli sentire coccolati. Le tipologie di consumatori sono diverse: c’è chi cerca il prezzo e chi invece è più sensibile alle promozioni o al fattore moda e anche questo è da tenere in considerazione. Sempre in quest’ottica abbiamo organizzato recentemente anche un evento unghie in cui, a fronte dell’acquisto di uno smalto, abbiamo realizzato l’applicazione gratuitamente. Indubbiamente queste attività rappresentano uno sforzo organizzativo non indifferente però hanno successo, quindi valgono tutto l’impegno profumo!
Qualità fa rima con prezzo alto oppure no?
Esistono ottimi prodotti a prezzi più che ragionevoli, bisogna solo saper individuare ciò che va meglio. In questo caso il consiglio della vendeuse è essenziale perché aiuta nelle scelte e consiglia per il meglio: lo scopo di chi sta dietro al bancone è che il cliente sia soddisfatto dell’acquisto fatto e ritorni, non vendere il prodotto più caro per fare cassetto! L’importante è che la cliente possa apprezzare il risultato. Ogni anno i prezzi aumentano, nonostante la contrazione della capacità di spesa cui abbiamo assistito negli ultimi anni e nonostante sempre più persone stiano attente al modo in cui spendono i propri soldi. L’importante è capire chi si ha davanti in modo da poter dare il consiglio migliore: se una linea di lusso incontra i favori della clientela perché valida si vende senza problemi, proprio perché fa la differenza. Quindi non è tanto una questione di prezzo quanto di qualità.
Crede anche lei che troppe referenze possano confondere il consumatore?
Sì, ce ne sono troppe e mettono in difficoltà la cliente che a volte è indecisa al punto tale da non acquistare nulla e anche noi siamo in difficoltà con lei!
Cosa manca alla profumeria di oggi?
Fortunatamente i lanci sono diminuiti, anche se rimangono alcune categorie merceologiche come i solari e i prodotti per il corpo che vanno a rilento. Nel nostro piccolo abbiamo deciso di operare delle scelte e per quanto riguarda i solari non abbiamo tutti i marchi, ma solo quelli che secondo noi hanno il miglior rapporto qualità prezzo, anche perché penso che non si possa avere tutto. Conosciamo la nostra clientela e anche in base a questo decidiamo come calibrare i nostri acquisti. Discorso a parte meritano i profumi. Negli ultimi tempi abbiamo visto un generale aumento della vendita delle fragranza di nicchia: questo successo credo sia legato al desiderio di avere qualcosa di esclusivo, venduto solo in pochi punti vendita. Ci sono molti clienti che vengono qui anche solo per chiaccherare di un profumo, magari passano qui delle mezz’ore e poi non acquistano, ma non importa, perché anche questo fa parte di quel famoso “servizio” che solo una profumeria tradizionale può garantire.
È ancora attuale il concetto di “sogno”?
Molte clienti quando entrano in profumeria esclamano “Oh che bello essere qui”. Quindi secondo me sì: scegliere un nuovo profumo, fare qualcosa per sé, magari provare un nuovo trucco per essere più belle: il tempo passato in profumeria è sempre tempo per sé e di ottima qualità, non è come andare al supermercato dove siamo obbligati a entrare. Quando le clienti escono da qui, sono sempre più contente di quando sono entrate!
Le clienti sono più informate rispetto a qualche anno fa?
Sì, certamente tanto che a volte anche noi facciamo fatica a tenere il passo di un costante aggiornamento. I corsi organizzati dalle aziende sono molto utili da questo punto di vista: fanno conoscere il prodotto fin nei minimi dettagli e questo ci permette poi di consigliare la cliente.
Cosa ne pensa della crescita dei monomarca?
Qui a Fano ne hanno aperto uno che ha intercettato soprattutto un pubblico più giovane e con limitata capacità di spesa che non sarebbe comunque venuto a far spese da noi. Comunque per l’acquisto che necessita di maggiore attenzione, come per esempio quello del fondotinta, si continua a preferire la profumeria, anche da parte dei giovani.
Come si può far ritornare il target dei più giovani in profumeria?
Forse pensando a linee con prezzi adeguati alla loro capacità di spesa oppure con comunicazioni e immagini pensate su misura per loro, o anche come cerchiamo di fare, organizzando eventi in grado di coinvolgerli, come quello degli smalti. Forse le aziende cosmetiche potrebbero incentivare un po’ di più questo genere di iniziative, anche solo con uno stock maggiore di campioni o con un sostegno nella comunicazione, piccole azioni che però potrebbero fare la differenza.
150 ANNI DI STORIA |
È il 1864 quando Camillo Taussi apre una barberia nel centro di Fano in Corso Vittorio Emanuele, oggi Corso Matteotti. Dopo anni di fiorente attività gli subentra il nipote Ettore che allarga la bottega aprendo “i bagni caldi” e la profumeria. In quegli anni le case con il bagno quasi non esistevano e quindi i Taussi forniscono un servizio prezioso. Il figlio di Ettore, Tullio, inizia a lavorare con il padre specializzandosi nelle acconciature per signora. Negli anni ’40 Tullio si sposa con Bruna e insieme decidono di potenziare la profumeria. Passata la guerra e trasferito il negozio a causa dei bombardamenti, nel 1947 la profumeria diventa concessionaria di Elizabeth Arden e nel 1949 anche di Helena Rubinstein. Nel 1993 a Tullio e Bruna subentrano gli attuali titolari Rodolfo e la moglie Luciana, la quinta generazione della famiglia. |
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