Viaggio all’interno di ciò che rappresenta un profumo al di là delle generi, maschile e femminile e delle categorie, alla ricerca dell’essenziale. Come un ricordo, una traccia lasciata nella memoria, Les Infusions di Prada raccontano la salvaguardia della tradizione che non è baluardo dell’immobilità ma anzi diventa uno sguardo verso il futuro, un nuovo modo di parlare dei classici che non ha paura di utilizzare nuovi concetti e nuove parole. Un po’ come la moda di Miuccia Prada che in un costante lavoro di costruzione e destrutturazione di codici vecchi e nuovi, in ogni collezione invita a guardare con uno sguardo nuovo materiali che mai avremmo pensato potessero funzionare in un contesto diverso dall’originale. Les Infusions sono sei, Vétiver, Iris, Iris Cèdre, Fleur d’Oranger, Oillet e Amande e ciascuna di esse è l’interpretazione infusa, è il caso di scriverlo, di un tocco poetico e intenso che traccia la personalità di ogni singolo ingrediente attraverso note profumate che ne fanno il controcanto. Daniela Andrier che sotto la direzione creativa di Miuccia Prada firma le sei fragranze così ha descritto il processo creativo alla base della genesi de Les Infusions: “In Les Infusions de Prada c’è una ricchezza rara che non si ritrova spesso oggi. All’inizio sembra essere qualcosa di molto semplice, come se si tatuasse l’acqua con un ingrediente, ma in realtà è una formula molto complessa. Allo stesso modo in cui l’acqua deve essere a una temperatura specifica per poter preparare un tè perfetto, la base della composizione permette alla bellezza di un fiore, di un legno o di un frutto di rivelarsi nel modo più brillante e sensibile”. Les Infusions di Prada sono rappresentate dai codici istituzionali di Prada: i flaconi sono ornati dal classico stemma di Prada, disegnato originariamente nel 1913 dal nonno di Miuccia Prada, un filtro colorato è stato inserito sul fondo di ogni boccetta, per dare colore al vetro e al liquido e anche i tappi si differenziano per colore.
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