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Mingers, l’obiettivo è soddisfare la clientela

Per il presidente di Douglas Italia la profumeria deve soddisfare con risposte concrete i bisogni del cliente gratificando nell'acquisto

Jörg Mingers, presidente di Douglas Italia, ci racconta come la profumeria può smarcarsi dai competitor e allo stesso tempo migliorare la collaborazione con l’industria, con l’unico obiettivo di soddisfare sempre la clientela.

Qual è, secondo lei, la chiave attraverso la quale la profumeria può smarcarsi da competitor quali Gdo, drugstore e farmacia?

Ancora oggi la profumeria rappresenta un lusso raggiungibile e tangibile, soddisfa con risposte concrete i bisogni del cliente, donando gratificazione all’acquisto. Fa pensare che il nostro canale possa essere scalfito da Gdo e/o drugstore, poiché ritengo che ancora oggi la nostra offerta, con soluzioni di marche con diversi posizionamenti di prezzo, sia inimitabile. Pertanto confido molto nell’aspetto di fondamentale importanza su cui la profumeria deve continuare a fare leva: l’alta qualità e la sicurezza della propria offerta, oltre che la valorizzazione della funzione del servizio e dell’assistenza alla cliente. Sarà altresì importante enfatizzare la forte innovazione tecnologica realizzata dalla aziende grazie a centri di ricerca all’avanguardia, aspetto realmente distintivo del nostro settore. Inoltre ritengo che il canale vada maggiormente comunicato, in ogni direzione con chiarezza e concretezza. Rifletto in questa realtà sempre più complessa: infatti in farmacia ci sono anche prodotti simili a quelli che si trovano in profumeria, in profumeria esistono linee formulate secondo i più squisiti parametri della dermocosmetologia e il nostro canale deve imparare a introdurre strategie di marketing coerenti con il miglior posizionamento in relazione all’Immagine e alla tipologia del prodotto, al di là dei logici claim pubblicitari. La distribuzione è chiamata a imparare a trasmettere gentilezza e competenza nell’area vendite, così che chi vende sia davvero disponibile e competente su quello che propone e sappia veramente che cosa sono davvero i cosmetici che vengono venduti. E sapendo bene che non è il prezzo che fa un valido cosmetico, ma semmai la ricerca, la storia che c’è dietro, le attestazioni e i test di validità, di sicurezza, e, oggi, anche di dermoecocompatibilità. E la competenza e la gestualità di chi lo vende.

Come pensa possa migliorare la collaborazione con l’industria? Qual è il terreno di confronto nel quale è necessario lavorare di più e meglio?

Dove vogliamo andare ci è chiaro. La dinamica delle relazioni tra industria e distribuzione è quella di migliorare e aumentare attività e supporti alla vendita. Negli anni abbiamo costruito assieme all’industria la collaborazione necessaria, attraverso work shop che ci hanno permesso di condividere le strategie, poiché sta a noi creare la strada del nostro lavoro. Il mercato ha un futuro davanti a sé, si tratta di correre tutti verso lo stesso obiettivo.

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