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Pinalli compra Bucci

La catena piacentina ha acquisito la storica insegna bergamasca

Dopo 64 anni di attività, la storica profumeria bergamasca Bucci passa di proprietà e diventa parte di gruppo Pinalli. Fondata da Luigi Bucci nel 1952 prima in via Moroni per poi spostarsi in un locale più grande e approdare nel 1966 in piazza Matteotti, la profumeria – grazie all’intuizione della signora Teresa Zana – si focalizza fin da subito su una proposta premium, tanto da diventare un punto di riferimento sul territorio. È di questi giorni l’accordo con gruppo Pinalli, impresa familiare guidata da Luigi Pinalli, che commenta l’operazione con queste parole: “L’acquisizione della storica Profumeria Bucci si è concretizzata dopo oltre 4 anni di contatti con la proprietà; crediamo che la nostra insegna sia stata ‘scelta’ dalla famiglia Bucci per affinità e per vicinanza di visione e di intenti. Il gruppo Pinalli, infatti, oltre ad avere alle spalle un’esperienza più che trentennale nel settore, privilegia il servizio attento e personalizzato e pone costantemente il cliente ‘al centro’; il rapporto umano è essenziale e la soddisfazione della clientela è il primo e più importante obiettivo. Il servizio in una Profumeria Pinalli è simile a un abito di alta sartoria tagliato su misura; ciò è reso possibile dalla preparazione e della professionalità del personale e dalla elevata qualità e varietà dei prodotti proposti. Anche il nostro gruppo, dunque, vanta una ‘storia’ significativa che affonda le proprie radici nella profumeria old style, pur volgendo lo sguardo al futuro: tradizione e innovazione si amalgamano e si completano, rifiutando l’omologazione tipica delle grandi catene e cercando invece di migliorare tramite la tecnologia un servizio già eccellente. Siamo stati inoltre ben felici di accogliere nel nostro gruppo i dipendenti della Profumeria Bucci: il loro ingresso sarà un valore aggiunto per tutti e un importante segno di continuità con un passato che deve essere valorizzato e visto come punto di partenza per altri traguardi”.

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