Con l’approssimarsi della stagione fredda, le persone dalla cute sensibile vedono aumentare i fastidi tipici di questa tipologia epidermica: secchezza, senso di pelle che “tira”, prurito, ruvidità. In genere si nasce con la predisposizione a una pelle più reattiva della norma, ma occasionalmente, un’eccessiva esposizione ad agenti climatici sfavorevoli, periodi di stress psicofisico, l’uso di detergenti aggressivi, possono portare anche soggetti dalla cute sana ad avere una pelle sensibilizzata. Proprio per questa trasversalità di sintomi e per saperne di più sull’argomento, abbiamo chiesto il parere autorevole di un esperto come il professore Giampiero Girolomoni direttore della Cattedra e della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell’Università di Verona.
Professore come si riconosce una pelle sensibile?
“Dal fatto che si arrossa, prude, ma non sempre queste due reazioni si presentano insieme. E’ una pelle secca, sottile, che si screpola e spesso, questo si, la secchezza viene spesso accompagnata da rossore. La pelle sensibile è una pelle che non riesce a “trattenere” l’acqua negli strati più profondi dell’epidermide e così si secca più rapidamente. Questo è un fenomeno che, secondo gli ultimi studi scientifici, è determinato geneticamente e non è detto che vi sia una patologia alla base, perché può colpire anche soggetti con cute sana”.
Pelle sensibile e pelle intollerante sono sinonimi?
“Si sono praticamente sinonimi, la pelle sensibile è una pelle che è diventata intollerante a tutta una serie di fattori, come il freddo, l’acqua, detergenti troppo aggressivi etc. E comunque una pelle che non riesce a trattenere da se la propria idratazione e che quindi manifesta i sintomi di cui parlavamo prima. In genere i mesi invernali sono quelli più critici per questa tipologia di cute che colpisce uomini e donne in eguale misura anche se le donne, che in genere sono più attente, ci fanno più caso”.
La pelle sensibile lo sarà per sempre?
“Direi di si, anche se con alti e bassi. Ci saranno momenti in cui i sintomi saranno notevolmente ridotti e altri in cui ci potrà essere una recrudescenza del fenomeno e qui la stagionalità conta molto. Ma in genere, se si ha una pelle molto sensibile la si avrà per sempre”.
Negli ultimi anni ha notato un aumento di persone che lamentano questo tipo di problema?
“Si, la numerosità delle persone che lamentano una cute troppo sensibile si è accresciuta negli ultimi tempi e ciò è dovuto soprattutto alle mutate pratiche igieniche: ci si lava molto di più e con detergenti spesso aggressivi. Inoltre nelle nostre città l’acqua è diventata più dura, più ricca di sali di calcio. Orbene, quest’acqua richiede più sapone per poter esercitare lo stesso potere detergente e questo non fa altro che peggiorare le cose. Addolcire l’acqua, eliminerebbe il problema, ma non sempre questo è possibile.”
Secondo lei siamo più esposti a sostanze allergizzanti? L’inquinamento atmosferico potrebbe essere tra queste?
“L’inquinamento è correlato essenzialmente all’aumento dei fenomeni asmatici, ma non alla pelle sensibile, in quanto non ci sono evidenze scientifiche di un aumento delle dermatiti rispetto ai valori di inquinamento atmosferico”.
La couperose è una delle tante manifestazioni della pelle sensibile?
“No, la couperose non lo è perché è un fenomeno dovuto ad altre cause. La couperose è una prima fase della rosacea in cui i capillari superficiali che irrorano la cute rimangono dilatati e quindi visibili anche a occhio nudo, chi però già soffre di couperose tende ad avere la pelle più sensibile. Per farle un esempio di come siano due cose diverse, la pelle sensibile tollera il sole e di solito d’estate migliora, la pelle con couperose no”.
L’alimentazione fa la sua parte?
“L’alimentazione non può modificare le caratteristiche della pelle, nemmeo di quella sensibile. E’ chiaro che gravi carenze alimentari, possono determinare modificazioni, ma solo in casi eccezionali, ripeto, non nella norma”.
Quali sono le attenzioni quotidiane che non possono mancare?
“Una detersione gentile e delicata è essenziale, magari utilizzando latte e tonico o i nuovi prodotti che non necessitano di risciacquo evitando così, se possibile, il contatto con l’acqua. Preferire per l’igiene del corpo il bagno alla doccia, evitare una detersione eccessiva e idratare, idratare, idratare. In commercio esistono moltissimi prodotti, le possibilità di scelta sono molteplici ed è davvero difficile non trovare il prodotto adatto. Chi preferisce consistenze più morbide potrà trovare creme un po’ più emollienti, in grado di dare quella sensazione di confort molto ricercata nella stagione fredda, ma anche chi preferisce texture fluide avrà modo di essere accontentato, perché la possibilità di scelta è davvero grande”.
L’offerta è davvero vasta e molte case cosmetiche prevedono addirittura linee specifiche per questo tipo di problema che sta diventando sempre più diffuso. Accanto alle più classiche creme troviamo, detergenti , sieri, ma anche trattamenti SOS che con la loro azione mirata aiuteranno le pelli più sensibili ad attraversare indenni anche questa stagione invernale
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