Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, “il tribunale di Milano avrebbe dato ragione a Sisley che ha inibito Amazon dalla vendita di prodotti del marchio perché deleteria per l’immagine del brand, visto il suo attuale modello di business che non prevede una chiara distinzione tra il basso e l’alto di gamma, tra il lusso e low-cost”. Sempre secondo quanto appare su Il Corriere della Sera, quindi, Amazon “tra pochi giorni sarà costretta a rimuovere tutti i prodotti Sisley sul proprio marketplace in Italia, pena il pagamento di multe salatissime”. La sentenza potrebbe creare, d’ora in poi, un precedente, a cui potranno appellarsi anche altri marchi, chiedendo la rimozione dei propri prodotti dal marketplace del colosso dell’e-commerce. Secondo quanto riportato ancora da Il Corriere della Sera, “l’avvocato Cesare Galli, che con la collega Mariangela Bogni dello studio IP Law Galli ha assistito Sisley, ha dichiarato che ritiene che questo provvedimento sia il primo del genere perchè nessuno finora ha avuto il coraggio di contestare il modello di business di Amazon. E perché questa sentenza, applicabile solo in Italia perché la giurisdizione è quella del nostro Paese, potrebbe essere seguita anche in altri Paesi europei nel caso si configurassero cause analoghe”.
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