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Unione di intenti

Nicola Catelli e Jean-Luc Michelot collaborano sotto l’egida di Beautimport. E si propongono al retail con un portafoglio brand più ricco e un servizio flessibile e tailor made

Una storia di vita e imprenditoriale analoga e un obiettivo comune: “offrire un servizio flessibile e taylor made alla profumeria italiana, grazie a una credibilità maturata nel corso degli anni”. Sono questi i presupposti sui quali si basa l’inedito connubio tra Nicola Catelli e Jean-Luc Michelot, un’unione siglata sotto l’egida di Beautimport. I due soci hanno tanti progetti, alcuni in divenire altri solo abbozzati nelle linee generali, ma non hanno dubbi sul potenziale della profumeria: “Il mercato del beauty tiene e continua a essere dinamico, sta a noi, insieme ai profumieri, trovare la via per soddisfare le nuove esigenze dei consumatori e così riportarli nel canale. Ci rendiamo conto che fare impresa oggi è una materia molto complessa e ci proponiamo come una novità, un partner flessibile e orientato alla condivisione in grado di supportare il retail che voglia fare un passo verso la modernità”.

Il presupposto di tutto ciò è un portafoglio brand che spazia dal super premium Cosme Decorte di Kose Corporation al make up di Artdeco Cosmetic Group (Artdeco, BeYu, Anny) e al tecnologico Peter Thomas Roth, fino alle fragranze di Tea Rose, Essenze di Viaggio, i marchi di Parfums Grès Paris (Cabochard e Cabotine), i trattamenti di Troll Cosmetics (Declarè, Marlies Moller e Juvena) e quelli di Villa Talente, nonché i profumi di Koto Parfums (Ange Lapin, TopModel, Hello Kitty). Un universo estremamente eterogeneo che ha nella diversità il suo punto di forza.“Arriviamo da due esperienze simili anche se differenti. Beautimport è una società solida, che nel tempo si è specializzata nella cosmetica con marchi propri e in distribuzione, mentre la mia esperienza è di tipo prevalentemente commerciale e orientata alla diversificazione. Non intendiamo snaturare l’indole di nessuno di noi due. Il nostro portafoglio, così eterogeneo, è emblematico di ciò e al tempo stesso una garanzia nei confronti dei nostri clienti, cui assicuriamo velocità, flessibilità alle esigenze specifiche e un servizio taylor made” racconta Jean-Luc Michelot. “Grazie all’entrata di Jean-Luc in Beautimport beneficeremo di una serie di sinergie che ci permetteranno di diventare un player importante del mercato. Abbiamo tante idee e progetti di valore, in grado di supportare i profumieri in questo momento difficile, grazie a rapidità di reazione e un’offerta diversificata. Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito al lancio di nuovi brand ma l’industria non è cambiata. Al di là di piccole modifiche, il mercato si è confermato sostanzialmente immutato rispetto al passato. Penso che Catelli-Michelot o Michelot-Catelli che dir si voglia possa essere una reale novità” spiega Nicola Catelli. Nell’anno del suo quarantesimo anniversario, Beautimport si presenta quindi al mercato con un nuovo volto e un nuovo assetto sociale, nonché un portafoglio clienti e un giro d’affari più ampio rispetto al passato, con l’obiettivo di allargarlo ulteriormente con nuovi brand (sono numerosi, infatti, i contratti in via di formalizzazione). “Beautimport è una società familiare, che ha deciso di aprire il suo capitale sociale a un esterno, una persona non della famiglia. In queste situazioni normalmente si creano gelosie dal punto di vista imprenditoriale” spiega Jean-Luc Michelot, “nel nostro caso non è così. Anzi, condividiamo la visione e lavoriamo a quattro mani con l’obiettivo di proporci ai profumieri come una nuova opportunità. Non siamo una multinazionale, il cui referente cambia dopo pochi anni, se non mesi, e che lavora solo in un’ottica di contrattazione commerciale di breve periodo. Non siamo colossi per i quali le leve del business sono la notorietà del prodotto e gli investimenti pubblicitari. Noi abbiamo un rapporto con il singolo titolare che è continuativo. Oggi mi capita di dialogare con i figli di imprenditori, con i quali parlavo ieri. Tra dieci anni saremo ancora qua, se ho un problema con un profumiere lo devo risolvere, dobbiamo per forza lavorare sulla credibilità e su progetti di medio/lungo periodo, che durino nel tempo”. “Alla base di tutto c’è una grande fiducia reciproca” conclude Nicola Catelli, “che ci ha permesso di portare avanti un progetto così importante per le nostre vite, senza porci paletti e limiti reciproci. Formalmente siamo appena nati, ma nella sostanza siamo operativi da mesi e siamo qui per restare”.

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