Ci può sintetizzare quali sono le tre priorità nella vostra strategia per il 2015?
La nostra strategia per il 2015 è assolutamente chiara. Dobbiamo semplicemente continuare il nostro processo di ulteriore consolidamento della marca che ci ha portati ad esser leader in profumeria per quanto riguarda smalti, mascara, ombretti e da ultimi rossetti, oltre naturalmente agli storici cofanetti trucco. Stiamo attualmente attivando una strategia di rafforzamento nel settore viso, culminata recentemente nel lancio di due nuovi prodotti, Made to Last e Like a Doll, a cui seguiranno ulteriori importanti novità. Al di là di questo puntiamo però molto sul rafforzamento della nostra presenza sui punti vendita, attraverso una considerevole azione merchandising con nuovi attualissimi strumenti, oltre ad un’importante attività pubblicitaria che si attuerà non solo attraverso i canali tradizionali, ma anche e soprattutto tramite una fondamentale attività web.
Quali i progetti/prodotti più importanti per i prossimi mesi?
Innanzitutto l’entrata nel segmento dei solari con una linea snella, assolutamente innovativa, sia per le formule che per la multifunzionalità dei prodotti che la compongono. Completeremo poi la nostra gamma anticellulite con due prodotti che permetteranno anche alle donne che hanno poco tempo da dedicare alla cura del corpo, di prendersi cura di sé: una crema anticellulite da utilizzare sotto la doccia e un pantaloncino realizzato con un filato esclusivo e brevettato, con un’azione anticellulite garantita per 500 lavaggi. Continueremo poi a rafforzarci nel segmento viso: una nuova BB Cream antiage completerà la nostra gamma, e una proposta alternativa di prodotti dedicati al makeup ‘effetto abbronzatura’, che segue i nuovi trend del mercato. Senza contare poi tutti i progetti che stiamo preparando per la seconda parte del semestre.
Quale pensa sia la sfida più importante che la profumeria (come sistema industria-distribuzione) dovrà affrontare nei prossimi anni?
La risposta sembra quasi ovvia. Qualcosa di cui si parla ormai da tempo. La vera sfida è quella di vedere più gente in profumeria. Come? Affrontando un tema davvero importante per quanto riguarda l’intero mondo della profumeria cioè la considerazione che nel paese 2 donne su 3 non vi entrano mai, ma preferiscono effettuare i loro acquisti in altri punti vendita, diciamo meno impegnativi. La realtà è che la profumeria non ha vissuto né affrontato un vero fenomeno a livello mondiale che è quello del Low Cost. Un fenomeno che ha coinvolto a livello mondiale un po’ tutti i comparti merceologici, abbigliamento, linee aeree, e praticamente ogni settore di attività. La profumeria soprattutto in Italia rimane nell’ambito del lusso, con prezzi adeguati a questa filosofia. La soluzione non è ovviamente quella di eliminare in profumeria il mondo del sogno e del lusso, ma quella di saper offrire anche alternative di qualità a prezzi molto più accessibili (non si capisce perché per accedere al sogno si debba necessariamente essere persone facoltose).Pupa ha da tempo capito queste necessità non aumentando i listini da 4 anni, anzi rinnovando la linea con prodotti di qualità a prezzi addirittura inferiori.
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