The Ordinary sfida la disinformazione

The Ordinary sfida la disinformazione. Il dubbio verso la scienza – o meglio rispetto alla veridicità delle informazioni – esiste da sempre. The Ordinary, il disruptor della skincare, è pronto a rivoluzionare l’industria della bellezza pubblicando una serie di white papers accessibili a tutti, che smontano incredulità e falsità comuni che circondano il settore. Una risorsa facile da trovare e da comprendere, con documenti originali e spiegazioni da parte degli scienziati, disponibile per tutto il mondo da gennaio. The Ordinary è noto per aver trasformato la sua community in esperti e per aver reso famosi i principi attivi che utilizziamo tutti i giorni. È sempre stato trasparente riguardo le percentuali degli ingredienti, le etichette di confezionamento, l’assenza di celebrities nel marketing e dando informazioni sui prodotti ai suoi consumatori. Il 23 gennaio 2025, The Ordinary ospiterà una digital live unica nel suo genere, in streaming direttamente dai suoi laboratori di Toronto, in Canada. Questa sarà l’occasione in cui il brand lancerà un nuovo sito web, The Truth Should Be Ordinary, con sette white paper e molto altro nei prossimi mesi, che sfideranno la disinformazione e dimostreranno che garantire l’accesso a tutti è il modo più trasparente di diffondere i fatti. Tra gli argomenti trattati: perché l’industria non ha bisogno di testare sugli animali, i fatti relativi ai parabeni, l’SPF e la sua associazione con le barriere coralline, oltre ad altri studi.

The Ordinary si impegna da oggi a condividere documenti informativi che rendano le informazioni scientifiche più facili da raggiungere, in combinazione con il lancio di GF 15% Solution. Il nuovo sito sarà aperto a chimici e scienziati di tutto il mondo, incoraggiandoli a presentare i loro documenti, e supporterà l’accesso ai consumatori senza limitazioni di paywall per creare una raccolta di fonti aperte a tutti. Questo per creare maggiore fiducia da parte dei consumatori, conoscenza da parte della community e una spinta verso un’industria più trasparente e lungimirante.