Dal 1999, Jean-Baptiste Mondino mette in scena la donna J’adore. Dapprima ha immerso la donna J’Adore in un bagno d’oro opulento, poi spogliata alla ricerca della verità, innalzata verso un nuovo mondo e oggi l’ha voluta libera da ogni ostacolo, alla ricerca di una nuova verità, in un paesaggio fatto di acqua, sole e vento. “La mia storia personale con J’adore è lunga, scandita da un rapporto di fedeltà e fiducia con la Maison Dior e con Charlize” spiega Jean-Baptiste Mondino, che prosegue:“Ogni volta, la Maison Dior ha voluto far evolvere questa donna, comprendere il suo posto nel mondo, definire una relazione con il lusso. Questo film segue il precedente, che vedeva la donna innalzarsi verso nuovi orizzonti salvifici dopo aver eliminato il superfluo. È un nuovo inizio, radicalmente diverso. Non deve più fuggire, è oramai completamente libera. Immersa in una natura sovrana, quasi nuda e senza artifici. Il suo sguardo sul mondo è essenziale e rivela quella che oggi è la cosa più importante: preservare il nostro pianeta e in particolare l’acqua, il nostro nuovo oro. Lei ci dice che il lusso può avere un senso”. In questo nuovo episodio, Charlize Theron appare nella grandiosa scenografia di una vasta distesa di terra vergine in cui confluiscono gli elementi. Un deserto irreale fatto di acqua e di pietre color ocra nel quale cielo e terra si fondono in una luce calda.
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